Leggere il volontariato
Puoi leggere, leggere, leggere, che è la cosa più bella che si possa fare in gioventù: e piano piano ti sentirai arricchire dentro, sentirai formarsi dentro di te quell'esperienza speciale che è la cultura.

La Riforma del Terzo Settore e dei Centri di Servizio per il Volontariato
Capitolo 1
Di riforma della legislazione riguardante il Terzo Settore (TS) si parla oramai da molti anni, già poco dopo la promulgazione delle prime leggi di settore, e cioè poco dopo la legge quadro per il volontariato dell’11 agosto del 1991. La ragione è facilmente spiegabile, stiamo parlando di un settore da almeno quarant’anni in forte espansione, già quando furono promulgate le prime leggi nascevano in ritardo rispetto al fenomeno sociale che dovevano regolare... Scarica il testo completoScarica le leggi di riferimento:
- Attuazione della legge delega sui Csv
- Comparazione testo Camera e emendamenti Lepri
- attuazione della Legge sul TerzoSettore
- Linee guida per una Riforma del Terzo Settore
- Relazione Lepri 12 maggio 2015
- Testo approvato dalla Camera
- Testo disegno di legge e emendamenti Lepri
Capitolo 2
Qui trovate i documenti di Csvnet, del Forum del TS e del CoGe Calabria sul disegno di legge dele-ga di riforma del TS in discussione in Parlamento. Csvnet Gli organi di Csvnet, dopo l’approvazione del testo alla Camera ad aprile, hanno approvato all’inizio di maggio i documenti che qui presentiamo (vedi I Csv nel Progetto di riforma del TS e Emendamenti Csvnet). Dopo di allora non ci sono più stati documenti approvati dagli organi sociali, anche dopo la presentazione degli emendamenti del Senatore Lepri. Forum TS I rapporti tra Forum nazionale del TS e Csvnet si sono fatti sempre più tesi in questi mesi... Scarica il testo completoScarica i documenti di riferimento:
Co.Ge.: CsvNet: Forum Terzo Settore:A cura di Guido Memo
Si occupa da anni di formazione politica e alla cittadinanza attiva: dal 1976 al 1987 per il PCI milanese e lombardo; dal 1988 al 1995 nell’ambito del CRS ( Centro studi e iniziative per la Riforma della Stato ) studiando la formazione politica e sindacale in Italia e in Europa. Dal 1996 al 2005 ha curato in tutta Italia la nascita dei Centri di servizio al volontariato. E’ direttore della rivista online “Non per profitto. Rivista di legami sociali e democrazia”.
leggi di riferimento:
- Attuazione della legge delega sui Csv
- Comparazione testo Camera e emendamenti Lepri
- attuazione della Legge sul TS
- Linee guida per una Riforma del Terzo Settore
- Relazione Lepri 12 maggio 2015
- Testo approvato dalla Camera
- Testo disegno di legge e emendamenti Lepri
documenti di riferimento:
Co.Ge.:
CsvNet:
Forum Terzo Settore:

Storia e Prospettive dei Centri di Servizio per il Volontariato
Storia e prospettive del sistema dei Csv
La produzione normativa sul Terzo Settore (da qui in avanti TS), avviatasi con la legge quadro del volontariato 266/1991 e ancora in corso, rappresenta sicuramente un’innovazione legislativa di portata storica, anche se i più non sembrano rendersene conto. Ciò è vero non solo perché veniva superata la totale noncuranza del legislatore italiano dei decenni precedenti riguardo il fenomeno del volontariato e dell’associazionismo sociale (altra cosa è la produzione normativa sulle IPAB e tanto più il dettato del Codice Civile in materia, che tratta l’associazionismo e il non profit in termini del tutto marginali), ma anche perché le leggi riguardanti il TS giungeranno così a modificare la Costituzione con l’ultimo comma dell’articolo 118 sull’«autonoma iniziativa, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà». Queste leggi pertanto non costituiscono una novità normativa sic et simpliciter, perché costituiscono le fonda-menta di un nuovo modello di rapporto tra cittadino e Stato. Certo, questa lettura sottolinea solo un aspetto della legislazione riguardante il TS, ma di grande importanza per la storia della democrazia. È innegabile che questa legislazione, pur con le sue criticità, nasce anche come risposta alla crisi del sistema di rappresentanza politica, nonché del patto sociale su cui si fonda il concetto di cittadinanza moderna... scarica l'articolo completoA cura di Guido Memo
Si occupa da anni di formazione politica e alla cittadinanza attiva: dal 1976 al 1987 per il PCI milanese e lombardo; dal 1988 al 1995 nell’ambito del CRS ( Centro studi e iniziative per la Riforma della Stato ) studiando la formazione politica e sindacale in Italia e in Europa. Dal 1996 al 2005 ha curato in tutta Italia la nascita dei Centri di servizio al volontariato. E’ direttore della rivista online “Non per profitto. Rivista di legami sociali e democrazia”.
La proposta Acri/Forum e la discussione in Csvnet
Linee Guida per la revisione del DM 8 ottobre 1997
l) ACRI, CSVnet e Forum Nazionale del Terzo Settore, alla luce degli ultimi risultati economici del 1/15 e dello scenario che si sta immaginando con il DDL di riforma del Terzo Settore, da un primo giro di orizzonte, hanno convenuto che sia opportuno modificare, in tempi brevi, la disciplina – attualmente contenuta nel D.M. 8 ottobre 1997 – di attuazione dell’articolo 15 della legge Il agosto 1991, n. 266, al fine di rendere il sistema di gestione dei fondi speciali più semplice, efficace ed efficiente, volendo supportare le organizzazioni di volontariato in un contesto, anche normativo, in cambiamento, ed allo stesso tempo garantire maggiore autonomia al volontariato… scarica l’articolo completo
Una proposta aperta di percorso partecipato per rinnovare e sviluppare il sistema dei Csv
1. L’istituzione e l’attività dei Centri servizio al volontariato (Csv) in questi anni è stata per molti versi un’esperienza positiva e innovativa che va salvaguardata e sviluppata: ha dato un contributo determinante alla crescita e alla qualificazione delle Organizzazioni di volontariato (Odv) e all’ ”infrastrutturazione sociale” in Italia; ha aiutato a far rete nel mondo delle Odv; è stata un’esperienza pilota di gestione partecipata di un servizio pubblico rispondente agli artt. 43 e 118, u.c., della Carta Costituzionale… scarica l’articolo completo
Delibera del Consiglio Direttivo di CSVnet riunito in seduta straordinaria il giorno 5 ottobre 2014
Dopo ampio e articolato dibattito, il Consiglio Direttivo di CSVnet,
riaffermati i principi contenuti nel verbale della seduta del 19-20 settembre u.s come qui integralmente riportati e trascritti, per i quali il Consiglio Direttivo stesso
a. dopo aver impegnato significativamente tutta la rete dei CSV per favorire la più ampia partecipazione del volontariato alla consultazione avviata a maggio sulle Linee Guida per una riforma del Terzo Settore, si riconosce pienamente nel contributo inviato da CSVnet il 13 giugno al Consiglio dei Ministri e conferma che attende il pieno “superamento della fase sperimentale dubitativa che ci sta ancora condizionando” la presenza e l’operatività dei CSV e “si augura che le intenzioni formulate nelle Linee Guida per una Riforma del Terzo Settore si concretizzino, accanto ad una chiara affermazione di autonomia gestionale dei CSV da parte delle organizzazioni di volontariato, nella convinta promozione di CSV concepiti quale “sistema” e quindi infrastruttura nazionale radicata e articolata territorialmente, stabilizzandone la presenza, valorizzandone le competenze, perseguendone le potenzialità, favorendone l’evoluzione gestionale e progettuale in una logica sinergica e integrata”… scarica la delibera del 5 ottobre 2014
Una proposta per il processo di riorganizzazione del sistema dei Csv
Premessa
Il documento che segue è suddiviso in due parti:
– le tre pagine che seguono, che sostanzialmente richiamano le ragioni di fondo del documento e sono quasi un sommario degli argomenti affrontati, delle posizioni sostenute;
– un documento più analitico che entra meglio nel merito dei problemi, che nella parte di ricostruzione degli eventi (ad es. rispetto alle vicende dell’1/15) è più esaustivo, mentre nella proposta organizzativa è inevitabilmente alquanto schematico, sa un po’ di ingegneria istituzionale lontana dai processi reali, sempre più complessi e un po’ diversi da luogo a luogo. D’altro canto provare a disegnare una diversa struttura organizzativa del sistema dei Csv è necessario, altrimenti la discussione è davvero ideologica astratta. Comunque si tratta di proposte che nascono da esperienze anche già avviate. Per il resto il percorso di riorganizzazione del sistema dei Csv non sarà così breve (qualcuno ha scritto di tre anni), si tratta di avere una base di discussione da cui partire… scarica l’articolo completo
Delibera Assemblea dei soci di CSVnet
L’Assemblea di CSVnet, riunita in seduta straordinaria il giorno 8 novembre 2014
– prende atto della delibera del Consiglio Direttivo di CSVnet del 5 ottobre 2014 che individua nella “riorganizzazione territoriale”, nella “rivisitazione del sistema di controllo” e nella “rideterminazione delle risorse” tre punti fondanti per una “possibile ipotesi organizzativa” e si riconosce nei contenuti ivi espressi di cui le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale… Scarica la delibera
Salvaguardare e sviluppare nel territorio il sistema dei Csv italiani
1. Quale futuro per il Volontariato e per i Csv?
I volontari in Italia sono circa 5 milioni (4.758.622 al censimento 2011, 1.443.295 in più del 2001), una presenza rilevante e imponente, che però andrà ancora crescendo se pensiamo che nei paesi del Nord Europa la percentuale dei volontari nella popolazione è circa il doppio che da noi. I Csv italiani hanno dato un contributo determinante a questa crescita ed è a questo mondo presente nel territorio a cui essi guardano e al cui servizio sono, consapevoli dell’importanza dei principi di sussidiarietà, autonomia, gestione partecipata che caratterizzano il Volontariato e gli stessi Csv, secondo quanto previsto dall’u.c. dell’art. 118 e dall’art. 43 della Costituzione… scarica l’articolo completo
Il contenzioso giuridico sui Csv
Scarica il Parere – Pro Veritate – dell’Avv. Paolo Grassi
Scarica la nota di Stefano Tabò
Scarica la replica dell’Avv. Paolo Grassi
Gli accordi con Acri
Scarica l’accordo ACRI-Volontariato 2005
Scarica l’accordo del 22 ottobre 2008
Scarica l’accordo ACRI Volontariato 2010 e Attribuzione 2011
Le sentenze della Corte Costituzionale sui Csv

“C.S.O. – CITTADINI SOLIDALI ORA”
Le insolite avventure dei fantastici four
C.S.O. – Cittadini Solidali Ora è un gioco interattivo ideato dal Gruppo Scuola di AVIS Nazionale indirizzato agli studenti delle scuole secondarie. Il progetto offre l’opportunità di sperimentare una dinamica comunitaria, sviluppando un percorso più concreto verso le tematiche che animano l’azione del volontariato. Protagonista della storia è un gruppo di adolescenti inserito nel contesto odierno che, attraverso una serie di avventure ed enigmi, sarà guidato in un’azione di consapevolezza dei problemi del sociale e potrà, così, assumere maggiore coscienza della propria identità e di quella della comunità di appartenenza. Grazie alla guida di un docente e di un rappresentante della nostra Associazione, le classi saranno invitate a visionare e commentare una serie di filmati e documentari, leggere articoli giornalistici e ascoltare brani musicali scelti per la loro particolare vicinanza ai temi della solidarietà. La proposta creativa offerta da questo nuovo strumento vuole proseguire il percorso di sensibilizzazione alla cittadinanza attiva che la nostra Associazione ha intrapreso ormai da anni, accanto alla promozione del dono del sangue e degli emocomponenti. Tale approccio si propone, quindi, di mettere a disposizione degli studenti utili spunti per la crescita consapevole della propria personalità e per l’adozione di gesti concreti di volontariato, nell’ottica di una sempre più capillare diffusione di stili di vita sani, responsabili e attenti ai bisogni della collettività.
Vincenzo Saturni - Presidente AVIS Nazionale
Rina Latu - Responsabile Area Scuola

Dal carcere alle misure alternative.
La dignità dei soggetti in esecuzione penale
SEAC (Coordinamento Enti e Associazioni Volontariato Penitenziario), dal 1967 costituisce una presenza attiva nel volontariato delle carceri e della giustizia. Coordina numerose associazioni presenti sul territorio nazionale. Nato per promuovere le attività delle associazioni impegnate nelle carceri, si è trasformato in un coordinamento del volontariato tuttora impegnato nei confronti delle persone detenute, ma che ha ampliato le sue funzioni ad azioni non più ristrette ai soli istituti di pena ma diffuse sul territorio, costruendo un confronto con le istituzioni ed il governo sui problemi della giustizia. E’ tra le prime associazioni ad introdurre in Italia il tema della mediazione penale, per un nuovo modello di pace.
Giornate del convegno
GIOVEDì 24 NOVEMBRE 2011
La dignità dei soggetti in esecuzione penale
Luisa Prodi (Presidente del SEAC). Franco Ionta (Capo Amministrazione Penitenziaria). Ugo De Siervo (Presidente Emerito Corte Costituzionale). Gabrio Forti (Ordinario di Diritto Penale e Criminologia nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano). Paolo Ielo (Sostituto Procuratore, Roma). Valerio Spigarelli (Presidente Unione Camere Penali). Giuseppe Cascini (Segretario ANM). Maria Claudia Di Paolo (Provveditore Regionale Amministrazione Penitenziaria Lazio).
VENERDì 25 NOVEMBRE 2011
L’esecuzione penale esterna
Elisabetta Laganà (Presidente Conferenza Nazionale Volontariato Giustizia). Ignazio Marino Senatore della Repubblica). Salvatore Nasca (Direttore Ufficio Esecuzione Penale Esterna, Livorno). Lorenzo Rampazzo (Dirigente Servizio Tutela Salute Mentale – Referente per la Sanità Penitenziaria – Regione Veneto). Giovanni Serpelloni (Capo Dipartimento Politiche Antidroga). Luigi Tarantino (Magistrato di Sorveglianza, Lecce). Luigia Mariotti Culla (Direttore dell’Esecuzione Penale Esterna – DAP).
SABATO 26 NOVEMBRE 2011
Le legislazioni discriminatorie e l’uguaglianza dei diritti: la condizione dei migranti. I CIE
Moderatore: Emilio Santoro (Docente di Teoria e Storia del Diritto – Università di Firenze). Giovanni Maria Flick (Presidente Emerito della Corte Costituzionale). Monsignor Agostino Marchetto (Segretario Emerito del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti). Angelo Caputo (Magistrato).DOCUMENTO FINALE DEL 44° CONVEGNO NAZIONALE SEAC

Volontariato e nuovo welfare
Renato Frisanco, sociologo, è ricercatore nel campo delle politiche sociali e, più recentemente, in quello del volontariato e del Terzo settore. Ha diretto la prima banca dati sulle organizzazioni di volontariato per la Fondazione Italiana per il Volontariato (Fivol) e ha fatto parte dell’Osservatorio nazionale del volontariato istituito presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Presentazione. Introduzione di Carlo Vimercati.
Parte Prima
Inquadramento storico e identitario
Sviluppo della società civile ed evoluzione del welfare. Sviluppo della società civile. Enti non profit: i dati nazionali. Tipologia ed entità delle diverse famiglie del non profit secondo le fonti esistenti. Sviluppo del non profit ed evoluzione del sistema di welfare. Funzioni e peculiarietà del Terzo settore nelle sue diverse componenti. “Valore aggiunto” specifico delle organizzazioni di Terzo settore nei servizi alla persona. Azione volontaria e processi di trasformazione del Terzo settore. Incertezza nella definizione di Terzo settore. Volontariato: storia riconoscimento normativo. Volontariato e fasi evolutive: tra passato e presente. Volontariato moderno: fattori di successo e nuovi soggetti. Riconoscimento normativo del volontariato. Excursus normativo del volontariato: da fenomeno residuale a risorsa del welfare. Riconoscimento europeo del volontariato. Volontariato: identità e definizioni. Ricerche nazionali sul volontariato organizzato e dei singoli.
Parte seconda
Fenomenologia e approfondimenti tematici
I volontari. Prima cittadini solidali e poi volontari. Profilo di volontario nella pluralità delle identità. Percorso etico del volontario. Caratteristiche qualitative, tendenze e criticità della solidarietà organizzata – Premessa. Rilevanza e complessità del fenomeno. Dimensioni del fenomeno. Tendenze e processi organizzativi e gestionali in atto. Rapporto con i Centri di servizio per il volontariato. Bisogni delle Odv e servizi utili a soddisfarli. Reclutamento di nuovi volontari e raccolta fondi. Criticità del volontariato. Volontariato e principio di sussidiarietà – Premessa. Declinazione del principio di sussidiarietà nel rapporto pubblico-volontariato. Volontariato come pratica e scuola di sussidiarietà. Ricadute del principio di sussidiarietà su Terzo settore e volontariato. Rapporto tra Odv e amministrazioni pubbliche – Premessa. Connessione e regolamentazione delle Odv con gli enti pubblici dopo la legge 266/1991. Ruolo politico del volontariato e partecipazione alla programmazione pubblica. L’impegno delle istituzioni per favorire l’azione del volontariato. Contributo del volontariato alla realizzazione di un welfare community. Rappresentazioni pubbliche del volontariato. Volontariato e partecipazione alle politiche di welfare – Premessa. Centralità della partecipazione nel nuovo modello di welfare. Non c’è partecipazione senza partnership. Come affrontare il processo di programmazione partecipata. Rappresentanza del volontariato e organismi di partecipazione. Cosa rappresenta il volontariato? Un excursus storico. Organismi consultivi e di partecipazione del volontariato nella legislazione regionale. Verso organismi partecipativi e di rappresentanza del Terzo settore. Modalità e criteri di selezione dei rappresentanti del volontariato nei COGE. Excursus della legge 266/1991. Bilancio di una legge. Quali ipotesi di modifica? Punti qualificanti di una nuova legge sul volontariato. Verso una legge organica del Terzo settore. Considerazioni conclusive: volontariato e nuove sfide. Volontariato e paradigma della complessità. Dimensioni, caratteristiche e tendenze del volontariato. Sfide attuali del volontariato. Gli eventi del volontariato dal 1975 ad oggi. Riferimenti bibliografici.

“Politiche sociali nella crisi” Il caso Puglia
Guido Memo, ha coordinato il progetto nell’ambito del quale è stata svolta la ricerca. Si occupa da anni di formazione politica e alla cittadinanza attiva: dal 1976 al 1987 per il PCI milanese e lombardo; dal 1988 al 1995 nell’ambito del CRS ( Centro studi e iniziative per la Riforma della Stato ) studiando la formazione politica e sindacale in Italia e in Europa. Dal 1996 al 2005 ha curato in tutta Italia la nascita dei Centri di servizio al volontariato. E’ direttore della rivista online “Non per profitto. Rivista di legami sociali e democrazia”.
Alessandro Lattarulo, sociologo, è docente a contratto di Storia delle dottrine politiche nell’Università Aldo Moro di Bari. Fondatore e a lungo animatore della rivista italiana di scienze sociali “Dissensi”, della quale è stato curatore e co-autore del numero monografico su Sinistra e Terza Via, 2, aprile 2002, Palomar, Bari. Tra le sue pubblicazioni: Stato e Religione. Gli approdi della secolarizzazione in Bockenforde e Habermas, Progedit, Bari 2009; Bari della riforma. Sistema di governo e Beni Collettivi Locali in un Comune della seconda Repubblica, Aracne, Roma 2011 ( con Onofrio Romano ).
Parte Prima: Ricerca
Prefazione. Il welfare in pericolo
di Ugo Ascoli
Crisi e welfare. Welfare e giovani. Welfare e Sud. E il welfare locale? Il caso Puglia.
Parte Prima
Ricerca
Introduzione. Qualcosa di nuovo dal Mezzogiorno
di Alessandro Lattarulo, Guido Memo
Premessa- Peculiarità politiche e culturali della Puglia. Da Sud, sussidiariamente. Caso Puglia? Piani sociali di zona: spunti e questioni aperte. La crisi economica e dell’Unione Europea. Politiche sociali nella crisi e chiosa finale sulla Puglia.
La concertazione nei Piani sociali di zona 2010-2012. Indagine su II Ambiti territoriali pugliesi
di Cristina Di Modugno, Alessandro Lattarulo, Marina Pietroforte
Introduzione – Terzo Settore e politiche di welfare. Il processo di concertazione. I risultati della concertazione. Considerazioni conclusive.
Report Ambito di Foggia
di Emanuele Università
Descrizione dell’Ambito. Indicatori socio-biografici degli intervistati. Le definizioni di TS degli intervistati. Il ruolo del TS nella governance locale dei servizi sociali. Programmazione e concertazione. I risultati della concertazione: efficacia e innovazione del processo decisionale. Gestione, monitoraggio e valutazione dei servizi. Conclusioni.
Report Ambito di Manfredonia
di Emanuele Pepe
Descrizione dell’Ambito. Indicatori socio-biografici degli intervistati. Le definizioni di TS degli intervistati. Il ruolo del TS nella governance locale dei servizi sociali. Programmazione e concertazione. I risultati della concertazione: efficacia e innovazione del processo decisionale. Gestione, monitoraggio e valutazione dei servizi. Conclusioni.
Report Ambito di Andria
di Marco Landucci
Descrizione dell’Ambito. Indicatori socio-biografici degli intervistati. Le definizioni di TS degli intervistati. Il ruolo del TS nella governance locale dei servizi sociali. Programmazione e concertazione. I risultati della concertazione: efficacia e innovazione del processo decisionale. Gestione, monitoraggio e valutazione dei servizi. Conclusioni.
Report Ambito di Bari
di Grazia Moschetti
Descrizione dell’Ambito. Indicatori socio-biografici degli intervistati. Le definizioni di TS degli intervistati. Il ruolo del TS nella governance locale dei servizi sociali. Programmazione e concertazione. I risultati della concertazione: efficacia e innovazione del processo decisionale. Gestione, monitoraggio e valutazione dei servizi. Conclusioni.
Report Ambito di Conversano
di Grazia Moschetti
Descrizione dell’Ambito. Indicatori socio-biografici degli intervistati. Le definizioni di TS degli intervistati. Il ruolo del TS nella governance locale dei servizi sociali. Programmazione e concertazione. I risultati della concertazione: efficacia e innovazione del processo decisionale. Gestione, monitoraggio e valutazione dei servizi. Conclusioni.
Report Ambito di Taranto
di Giovanna Magistro
Descrizione dell’Ambito. Il ruolo del TS nella governance locale dei servizi locali. Legislazione nazionale e regionale e riconoscimento del ruolo del TS nelle politiche di welfare. Programmazione e concertazione. I risultati della concertazione: efficacia e innovazione del processo decisionale. Gestione, monitoraggio e valutazione dei servizi. Conclusioni.
Report Ambito di Grottaglie
di Giovanna Magistro
Descrizione dell’Ambito. Indicatori socio-biografici degli intervistati. Il ruolo del TS nella governance locale dei servizi sociali. Programmazione e concertazione. I risultati della concertazione: efficacia e innovazione del processo decisionale. Conclusioni.
Report Ambito di Brindisi
di Valeria Pecere
Descrizione dell’Ambito. Indicatori socio-biografici degli intervistati. Le definizioni di TS degli intervistati. Il ruolo del TS nella governance locale dei servizi sociali. Programmazione e concertazione. I risultati della concertazione: efficacia e innovazione del processo decisionale. Gestione, monitoraggio e valutazione dei servizi. Conclusioni.
Report Ambito di Fasano
di Valeria Pecere
Descrizione dell’Ambito. Indicatori socio-biografici degli intervistati. Il ruolo del TS nella governance locale dei servizi sociali. Programmazione e concertazione. I risultati della concertazione: efficacia e innovazione del processo decisionale. Gestione, monitoraggio e valutazione dei servizi. Conclusioni.
Report Ambito di Lecce
di Danilo Conte
Descrizione dell’Ambito. Indicatori socio-biografici degli intervistati. Il ruolo del TS nella governance locale dei servizi sociali. Programmazione e concertazione. I risultati della concertazione: efficacia e innovazione del processo decisionale. Gestione, monitoraggio e valutazione dei servizi. Conclusioni.
Report Ambito di Gagliano del Capo
di Danilo Conte
Descrizione dell’Ambito. Indicatori socio-biografici degli intervistati. Il ruolo del TS nella governance locale dei servizi sociali. Programmazione e concertazione. I risultati della concertazione: efficacia e innovazione del processo decisionale. Gestione, monitoraggio e valutazione dei servizi. Conclusioni.
Parte Seconda: Riflessioni di contesto
Welfare e Terzo Settore. Il futuro del volontariato
di Giorgio Marcello
Introduzione. La sussidiarietà delle politiche sociali. Il contributo del TS. La metamorfosi del volontariato moderno. Le caratteristiche dell’associazionismo volontario meridionale alla luce di alcune recenti ricerche empiriche. Conclusioni. E’ possibile ipotizzare un recupero della dimensione politica e della prassi del radicamento sociale?
Concertazione, programmazione e valutazione nelle politiche sociali della Regione Puglia
di Piero D’Argento
Introduzione. Le legislazione regionale e la sua attuazione. La programmazione regionale. Il monitoraggio e la valutazione. Conclusioni.
Le politiche a sostegno della creatività della Regione Puglia
di Mariadele Di Fabbio
Introduzione. Le politiche giovanili: attivazione e partecipazione come motore dello sviluppo socio-economico. Le politiche della creatività: l’autenticità come vantaggio competitivo territoriale. Conclusioni.
Volontariato in Puglia: cresce il “ruolo politico”
di Luigi Russo
La realtà del volontariato in Italia. La ricerca CSV Puglia Net – Regione Puglia. Il trend del volontariato pugliese. Volontariato e Terzo Settore: le sfide per costruire il futuro.
Quale ruolo per il Terzo Settore?
di Daniele Ferrocino